Home & Away: il viaggio fotografico di Glauco Canalis
Glauco Canalis, Piazza Armerina, Italia.
Un fotografo documentarista italiano che vive e lavora tra Milano (Italia) e Londra (Regno Unito). Nato e cresciuto in una piccola città nel cuore della Sicilia rurale, ha plasmato la sua identità e il suo linguaggio visivo nel cuore della cultura mediterranea. Il suo lavoro esplora i concetti di paesaggio e identità, mantenendo lo studio della gioventù come tema centrale.
Marocco
Questa primavera, durante un viaggio di piacere in Marocco, ho scoperto il paese e la sua cultura. Un luogo che fino a quel momento avevo visto solo attraverso gli occhi e le esperienze di altre persone.
Attraversando il paese in auto, da città a città, dalle aree interne verso la costa e da sud a nord, il paesaggio cambiava radicalmente e in modo naturale man mano che procedevamo. Dai paesaggi aridi e desertici a un panorama che sembrava tipicamente mediterraneo.
Attraversando città moderne e villaggi, i diversi approcci architettonici riflettono la ricca e stratificata storia del passato e del presente del Marocco. La modernità sfrenata e le tradizioni senza tempo convivono in un equilibrio polarizzato, stimolando costantemente gli occhi e la mente a interrogarsi su come e quando certe architetture abbiano resistito al tempo, o se i futuristici grattacieli sostituiranno gli insediamenti urbani tradizionali. In questa esperienza in continuo mutamento, c’è una cosa che rimane immutabile, da Nord a Sud, dalla campagna alle città: il calcio.
Dai villaggi più remoti della campagna alle città più moderne come Rabat e Tangeri, nessun bambino o adulto marocchino rinuncerebbe a sfoggiare la maglia della sua squadra di calcio. Allo stesso modo, è impossibile non notare i campi di calcio improvvisati, presi d'assalto da bambini e adulti intenti a giocare. Le conversazioni con i locali iniziavano sempre chiedendomi quale squadra di calcio supportassi, quanti giocatori marocchini conoscessi o chi fossero i loro calciatori e squadre preferite in Italia.
Italia e Marocco condividono molto in termini di cultura e patrimonio, ancora di più se provieni dal Mediterraneo e dalla Sicilia, come me. In un paese ricco di culture, lingue, tradizioni e fedi diverse, il calcio sembra essere l'elemento principale che unisce il Marocco: un linguaggio universale.
Non sono un calciatore. Il mio rapporto con il calcio non nasce da una passione sfrenata. Durante l'adolescenza mi sono progressivamente distaccato dal calcio e non sono particolarmente legato a nessuna squadra, fatta eccezione per Napoli e Catania, principalmente per circostanze della vita.
Per me, il calcio è un mezzo per esplorare le culture attraverso i paesi. Il Mediterraneo, in particolare, offre un approccio peculiare al calcio. Più che una semplice passione per il club della propria città, il calcio è uno stile di vita, un modo per salvarsi dalla strada e un mezzo per connettere le persone al di là delle barriere linguistiche o culturali. È legato a un istinto che ogni essere umano possiede: vedi una palla, la calci. Tutto qui.
Queste sono le mie visioni fugaci della cultura calcistica del Marocco.
Forse un punto di partenza per qualcosa di più grande.
Fotografie di Glauco Canalis©
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